Un saggio illuminante sulle rivoluzioni tedesche, anche se spesso i Tedeschi sono descritti come "il popolo senza rivoluzione". E probabilmente la vera rivoluzione che li ha visti protagonisti, contemporaneamente a molti altri popoli est-europei, è la "rivoluzione pacifica" del 1989-1990, che portò alla caduta del muro di Berlino, alla re-unificazione tedesca e al conseguente riassetto dell'Europa orientale. L'autore ripercorre la storia tedesca dal 1848 in avanti (in cui Sonderweg, Kaiserreich, Volksgemeinschaft, Zeitenwende sono alcune delle parole chiave ricorrenti), comparando l'evoluzione socio-politica del paese con quella dei suoi vicini. Il tutto attraverso la creazione dello stato tedesco, le due guerre mondiali (con la nascita del nazionalsocialismo e la sua caduta), la guerra fredda e la re-unificazione. E la conclusione pone nuovi interrogativi sulla capacità della Germania e di tutti gli stati europei di fronteggiare efficacemente le guerre dei tempi moderni, come quella attuale in Ucraina.
I tedeschi e la rivoluzione. Una storia dal 1848 al 1989
In questo magistrale libro Heinrich August Winkler, il decano degli storici tedeschi, ripercorre la storia della Germania dal 1848 al 1989 seguendo il filo del difficile rapporto dei tedeschi con la rivoluzione. Al fallimento della «rivoluzione del 1848-49», che non era riuscita a raggiungere il duplice obiettivo della libertà politica e dell’unità nazionale, Bismarck rispose con «una rivoluzione dall’alto», la fondazione del Secondo Reich tedesco e l’unificazione della Germania. Le storiche aspirazioni di libertà, eguaglianza sociale e democrazia politica sembrarono finalmente realizzarsi con la «rivoluzione del 1918-19» e la formazione della Repubblica di Weimar. Al suo tragico fallimento seguì la «rivoluzione di destra» del totalitarismo nazionalsocialista e la presa del potere di Hitler. La «rivoluzione pacifica» del 9 novembre del 1989 e la successiva riunificazione della Germania hanno portato a soluzione la «questione tedesca» che aveva segnato la vicenda storico-mondiale per oltre un secolo. La caduta del Muro di Berlino non è stata la «fine della storia» ma semmai il primo passo verso il disordine globale. L’aggressione russa dell’Ucraina ha messo in luce la profonda crisi di identità della classe politica tedesca di fronte a un mondo caratterizzato dalla lotta per il dominio dei «grandi spazi» geopolitici. La Germania è, scrive Angelo Bolaffi nel brillante saggio che apre il volume, «l’epitome della condizione di tutta l’Unione europea, leader mondiale del commercio e modello planetario di regolamentazione giuridica delle relazioni tra Stati ma soggetto assolutamente impreparato a fare i conti con il ritorno della guerra e con la fine dell’era del multilateralismo». Mai come in questo momento è dunque inevitabile tornare a interrogare la storia tedesca per cercare di comprendere i nodi del presente e le sorti future della Germania e dell’Europa. Con un saggio di Angelo Bolaffi su «La Germania nel disordine globale».
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Anno edizione:2024
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Luigibab 06 gennaio 2025Il Popolo senza rivoluzione
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