Tempi difficili per la Costituzione. Gli smarrimenti dei costituzionalisti
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Un’appassionata e sconfortata riflessione sulla sostanza perduta della Costituzione e sullo smarrimento dei costituzionalisti.
«Una riflessione grave e malinconica di uno dei più grandi costituzionalisti italiani sullo stato di salute della nostra Carta fondativa, che però non inclina a rassegnazione ma pone le premesse culturali e politiche per una lunga battaglia civile.» - Simonetta Fiori, la Repubblica
«Una critica appassionata, espressa a volte con toni indignati, a volte con un rivendicato moralismo, altre volte persino con un non contenuto eccesso polemico. Tutte critiche radicali, eppure la questione più inquietante è un’altra: i costituzionalisti – intesi come ceto e non come singoli – hanno perso la vocazione.» - Gaetano Azzariti, il manifesto
Parlare dei costituzionalisti è come parlare di costituzione. Se essere costituzionalisti significa sfornare ‘pareri’, la costituzione anch’essa diventa un parere, anzi una somma di pareri. E diventa un parere persino che ci sia questa Costituzione e non un’altra. Un tempo, almeno su questo i costituzionalisti erano uniti: quella Costituzione alla quale hanno promesso di dedicare studi ed energie deve essere difesa e promossa. Oggi, un’epoca sembra tramontata e molti lavorano allo scopo opposto: cambiarla, renderla irriconoscibile. Naturalmente, si dice, lo scopo è sempre quello di migliorarla. Sono ancora costituzionalisti? La domanda è lecita. Talora sembrano ideologhi, altre volte politici, se non anche politicanti che usano la Costituzione come un mezzo e non come il fine, il fine ultimo che è la convivenza senza sopraffazione e senza violenza. «Che cosa stiamo diventando?» si chiede un costituzionalista che viene da tempi ormai lontani. È un destino finire tra gli ‘opinionisti’ da cui si pescano quelli più congeniali a questa o quella area politica, a questa o quella tesi? C’è un’Associazione dei costituzionalisti che riunisce circa 500 persone con il compito di «promuovere e difendere le peculiarità della cultura costituzionalistica». Che cosa sono queste peculiarità? Se c’erano, dove sono finite? Forse un tempo si sarebbe potuto rispondere. Oggi è difficile. «Sia chiaro – si dice in questo libro –, questa non è una critica, ma una constatazione e, insieme, una delusione, un dispiacere e, forse, un rimorso».
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Anno edizione:2025
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Formato:Tascabile
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