«Né tesi né sintesi, questo libro è il punto d’arrivo di una lunga ricerca». Esordiva così dieci anni or sono, all’interno della sua premessa, Jacques Le Goff. Queste parole introducevano quella che sarebbe stata la sua ultima opera pubblicata in vita, pochi mesi prima della sua scomparsa. Faut-il vraiment découper l'histoire en tranches? (Dovremmo davvero dividere la storia in fette?), titolo originale del volume, si presenta come il risultato di «una riflessione sulla storia, sui periodi della storia occidentale, nel corso della quale il Medioevo mi ha accompagnato fin dal 1950». In questo senso l’opera può essere considerata come il testamento culturale di uno dei più importanti e influenti storici del nostro tempo. Pur senza una preparazione di base, il lettore potrà seguire senza difficoltà il contenuto, poiché troverà all'interno del libro tutti gli elementi essenziali per comprenderlo. Proprio per questo, col succedersi dei capitoli, molti temi vengono solo appena accennati col preciso intento di creare un percorso che possa apportare «un contributo, per quanto modesto, alla nuova riflessione connessa alle storie globalizzate». Ecco che la periodizzazione, così come molti han sempre pensato di conoscerla si rivela in tutta la sua fragilità ed è l’autore stesso, seguendo la lezione della “lunga durata” (iniziata da Bloch e Febvre e portata avanti da Braudel) a ricordarci che «un “vero” periodo storico è in genere lungo: si evolve perché la Storia non è mai immobile».
Il tempo continuo della storia
"Né tesi né sintesi, questo libro è il punto d'arrivo di una lunga ricerca : una riflessione sulla storia, sui periodi della storia occidentale, nel corso della quale il Medioevo mi ha accompagnato fin dal 1950. Si tratta quindi di un'opera che porto dentro di me da molto tempo, alimentata da idee che mi stanno a cuore. Scritto in un momento in cui gli effetti quotidiani della globalizzazione stanno diventando sempre più tangibili, questo libro è una cavalcata nel tempo che torna a riflettere sulle diverse maniere di concepire le periodizzazioni storiche: le continuità, le rotture, i modi di pensare la memoria della storia."
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Autore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Semprizio 30 dicembre 2024Una fetta di storia per tutti
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Enrico Paolo 16 ottobre 2021ESSENZIALE
Essenziale per chiunque desideri comprendere le ragioni e le cause che hanno portato gli storici a periodizzare la storia in un modo piuttosto che in un altro; dopo la lettura di questo libro viene ancor più voglia di approfondire il Medioevo. Le Goff smentisce e smonta passo dopo passo le tesi sostenute dagli storici del "pro-Rinascimento e vs i secoli bui dell'età di mezzo" dimostrando come non esista nessuna rottura tra Medioevo e Rinascimento, ma la vera cesura sia tra il "lungo Medioevo" e la Rivoluzione francese e industriale.
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