Commovente ed estremamente meraviglioso!
Il treno dell'ultima notte
Emanuele è un bambino ribelle e pieno di vita che vuole costruirsi un paio di ali per volare come gli uccelli. Emanuele ha sempre addosso un odore sottile di piedi sudati e ginocchia scortecciate, l'"odore dell'allegria". Emanuele si arrampica sui ciliegi e si butta a capofitto in bicicletta giù per strade sterrate. Ma tutto ciò che resta di lui è un pugno di lettere, e un quaderno nascosto in un muro nel ghetto di Lodz. Per ritrovare le sue tracce, Amara, l'inseparabile amica d'infanzia, attraversa l'Europa del 1956 su un treno che si ferma a ogni stazione, ha i sedili decorati con centrini fatti a mano e puzza di capra bollita e sapone al permanganato. Amara visita sgomenta ciò che resta del girone infernale di Auschwitz-Birkenau, percorre le strade di Vienna alla ricerca di sopravvissuti, giunge a Budapest mentre scoppia la rivolta degli ungheresi, e trema con loro quando i colpi dei carri armati russi sventrano i palazzi. Nella sua avventura, e nei destini degli uomini e delle donne con cui si intreccia la sua vita, si rivela il senso della catastrofe e dell'abisso in cui è precipitato il Novecento, e insieme la speranza incoercibile di un mondo diverso.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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n.d. 15 dicembre 2021
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Un racconto straziante quanto avvincente che ci conduce ne pieno dell’Europa del dopoguerra a condividere le emozioni , le speranze e i turbamenti della protagonista. Seguendo le numerose tracce, la trama si infittisce e tiene il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina. Un racconto complesso che tratta temi forti, tristi e intolleranti, un pezzo della nostra storia che non va dimenticata poiché l'Olocausto costituisce un evento fondamentale per comprendere sia la civiltà occidentale che l'evoluzione degli stati nazionali, la moderna società burocratica e, naturalmente, la natura umana. Da leggere assolutamente.
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Un libro impegnato, ricco di descrizioni dettagliate quasi didattiche del contesto storico in cui le vicende si realizzano. Il romanzo parla del viaggio che Maria Amara, la protagonista, compie nell’Europa del dopoguerra alla ricerca di Emanuele, suo grande amico e primo amore, con il quale è cresciuta a Firenze, costretto ad allontanarsi a causa della persecuzione antisemita. L’Olocausto è l’altro protagonista delle vicende; le atrocità subite dagli ebrei nei ghetti prima e nei campi di sterminio poi trovano memoria nelle lettere e negli appunti lasciati da Emanuele.
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