Tungsteno

Interessante lavoro e piacevole lettura. Una lunga introspezione dei personaggi con un finale inaspettato. Consigliato

Recuperato perchè vincitore del Festival d’Angouleme ha superato perfino le aspettative. Esplora temi come la solitudine e la lotta per la sopravvivenza in un ambiente problematico delle periferie brasiliane con uno stile molto realistico. Seguendo le storie dei protagonisti viene mostrato come le scelte individuali possano ripercuotersi sulle vite degli altri.

Vincitore nel 2016 del Fauve Polar SNCF al 43° Festival d’Angoulême come miglior thriller a fumetti, "Tungsteno" è una corsa a perdifiato nella quale si incrociano le storie di tutti i protagonisti (un poliziotto manesco e fedifrago, la moglie dalla quale si sta separando, un ex militare in pensione, un ragazzo che vivacchia di espedienti, la madre religiosa di quest’ultimo, due pescatori disonesti che usano l’esplosivo facendo strage di pesci). Marcello Quintanilha tratteggia una storia incalzante, ambientata sulle coste della città di Salvador di Bahia, che si svolge nel giro di poche ore e che possiede il ritmo di un action cinematografico e lo stile ipercinetico preso in prestito da certo manga. L’autore brasiliano si dimostra in grado di controllare l’intreccio delle diverse trame, approfondendo il minimo indispensabile i singoli personaggi con dei rapidissimi flashback. Quello che ne viene fuori è un racconto violento e velocissimo che lascia però anche un persistente senso di inquietudine. Bravissimo.