Questo romanzo, di certo, rientra a pieno titolo tra i libri più belli letti quest'anno. È la storia di Eva, della sua vita, della sua adolescenza, del suo rapporto con gli amici di sempre e soprattutto con i suoi gatti. Ho trovato davvero molto delicata la narrazione, ma allo stesso tempo singolare e ironica, perché racconta la vita della protagonista “attraverso” i suoi gatti. Un POV inusuale, perché i gatti in sostanza fanno un po’ da nodo, da collegamento, alle vicende che man mano vengono esposte dall’autrice. Da un punto di vista squisitamente tecnico, l’intreccio è molto semplice, molto lineare. C’è tanta psicologia, tante sfumature sociologiche e culturali che lo rendono quasi “romanzo di formazione”, e nell’epilogo assistiamo addirittura a un crollo psicologico/fisico della protagonista, con una “involuzione” che fa commuovere il lettore, che lo fa arrabbiare e preoccupare persino, le ultimissime pagine, soprattutto. Si tratta di una lettura piacevole e divertente, lo stile dell'autrice mi è piaciuto moltissimo, e grazie al suo modo di imbastire la storia e collegare le situazioni, il lettore sviluppa affinità ed empatia con i personaggi, sentendoli molto vicini. Molto bello, mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio di certo.
