2 volumi in 16, cm 10 x 15,5, pp. 192; 192. Brossura editoriale con dorsi abilmente rifatti. Terza edizione ma prima integrale, completa delle parti censurate nell'edizione del 1857: < Dopo questa prima edizione, largamente mutilata dalla censura, il romanzo fu ristampato nello stesso anno dall'autore a Milano; altre edizioni, abusive, uscirono a Napoli (...) e in Svizzera, finchè non ne diede l'autore una edizione integra nel 1867 >. Opera prima di Arrighi ambientata nel clima che anticipò i moti milanesi del 1853, viene considerata una delle pietre angolari della letteratura scapiglia. Peraltro è proprio in quest'opera che compare per la prima volta la definizione di 'scapigliatura' nell'accezione che oggi intendiamo. Nella prefazione l'autore fa la cronistoria della vicenda editoriale, definendo la stampa del 1857 < dalla censura austriaca mutilato e malconcio in ogni capitolo >, citando poi un'edizione napoletana < ancora più mutilata dell'austriaca > e riportando poi una terza edizione integrale stampata in Svizzera e mai introdotta in Lombardia. In effetti, anche questo scritto dell'autore sembrerebbe smentire le affermazioni del Parenti che cita una ristampa milanese nello stesso anno dell'edizione originale. Per questa edizione Arrighi tolse la dedicatoria ad Alessandro Manzoni, allora apposta come supporto alle sue scelte linguistiche improntate a localismi, neologismi e scorrettezze grammaticali e, a distanza di anni, una volta sdoganato questo linguaggio, giudicata superflua. Parenti, III, pp. 141 - 143.
Venditore:
Informazioni:
<p>2 volumi in 16, cm 10 x 15,5, pp. 192; 192. Brossura editoriale con dorsi abilmente rifatti. Terza edizione ma prima integrale, completa delle parti censurate nell'edizione del 1857: &lt; Dopo questa prima edizione, largamente mutilata dalla censura, il romanzo fu ristampato nello stesso anno dall'autore a Milano; altre edizioni, abusive, uscirono a Napoli (...) e in Svizzera, finch&egrave; non ne diede l'autore una edizione integra nel&nbsp; 1867 &gt;.&nbsp; Opera prima di Arrighi ambientata nel clima che anticip&ograve; i moti milanesi del 1853, viene considerata una delle pietre angolari della letteratura scapiglia. Peraltro &egrave; proprio in quest'opera che compare per la prima volta la definizione di 'scapigliatura' nell'accezione che oggi intendiamo.&nbsp; Nella prefazione l'autore fa la cronistoria della vicenda editoriale, definendo la stampa del 1857 &lt; dalla censura austriaca mutilato e malconcio in ogni capitolo &gt;, citando poi un'edizione napoletana &lt; ancora pi&ugrave; mutilata dell'austriaca &gt; e riportando poi una terza edizione integrale stampata in Svizzera e mai&nbsp; introdotta in Lombardia. In effetti, anche questo scritto dell'autore sembrerebbe smentire le affermazioni del Parenti che cita una ristampa milanese nello stesso anno dell'edizione originale. Per questa edizione Arrighi tolse la dedicatoria ad Alessandro Manzoni, allora apposta come supporto alle sue scelte linguistiche improntate a localismi, neologismi e scorrettezze grammaticali e, a distanza di anni, una volta sdoganato questo linguaggio, giudicata superflua. Parenti, III, pp. 141 - 143.&nbsp;</p>
-
Autore:
-
Editore:
-
Tipologia:
-
Anno edizione:1867
- Prodotto usato
- Condizioni: Usato - In buone condizioni
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it