Quando già sembrava che la Pianura Padana fosse alla portata delle truppe alleate il 13 novembre 1944 giunse come una doccia fredda il proclama di Alexander, il comandante del XV Gruppo d’Armate con il quale si comunicava che, stante la stagione, la pioggia, il fango e il freddo avevano fermato l’avanzata anglo americana e che pertanto i partigiani dovevano preparasi a una nuova fase della lotta. In buona sostanza li si invitava a sospendere i combattimenti, magari tornando temporaneamente a casa, visto che non si sarebbe più potuto contare con continuità sui lanci di rifornimenti, ostacolati dalla pessima stagione. In alternativa avrebbero dovuto, per così dire, arrangiarsi, vivere, o meglio sopravvivere alla macchia. Si veniva così a creare l’inverno più lungo di questa guerra, attese le difficoltà dei partigiani ad adeguarsi alle disposizioni alleate, considerati la fame e il freddo, nonché la paura delle popolazioni che si erano illuse di una imminente e rapida conclusione del conflitto; inoltre occorre aggiungere la ritrovata attività antiguerriglia dei tedeschi e dei fascisti, ora che praticamente Alexander, oltre a mettere in croce i patrioti, aveva di fatto lasciata intendere una tregua. Di questo periodo così difficile parla il riuscito saggio storico di Gastone Breccia, la cui narrazione parte un po’ prima di quel 13 novembre, praticamente dai giorni della spallata finale per prendere Roma. Il libro, che è caratterizzato da una capillarità di notizie, ha anche il pregio di riportare testimonianze dell’epoca, sia di alti gradi militari, sia di di più semplici soldati e partigiani. Forse non si legge proprio come un romanzo, ma probabilmente quasi, in un modo che rende molto gradevole la storia, rendendo il libro così appetibile anche a chi vi si accosta per pura e semplice curiosità.
L'ultimo inverno di guerra. Vita e morte sul fronte dimenticato
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 22,95 €
Mesi tragici che somigliano a una lunga notte, su cui si può finalmente tentare di fare luce. Nel pomeriggio del 13 novembre 1944, il generale Harold Alexander, comandante del XV Gruppo d'Armate alleato, trasmette alla radio un messaggio rivolto ai partigiani attivi oltre le linee tedesche: le piogge e il fango hanno ormai fermato l'offensiva angloamericana, e i patrioti devono prepararsi a una nuova fase della lotta. Inizia così l'ultimo inverno di guerra in Italia. I partigiani si trovano di fronte alla scelta tra sbandarsi e sopravvivere o tentare comunque di contrastare il nemico; i tedeschi, si impegnano con feroce tenacia nella difesa della valle del Po. Per tutto l'inverno si combatte una durissima guerriglia, mentre i civili attendono la fine della «stagione morta», chi fiducioso nella vittoria alleata, chi temendone le conseguenze. A ottant'anni dall'inverno decisivo per le sorti dell'Italia, Gastone Breccia racconta i mesi meno conosciuti della guerra di liberazione.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Renzo 21 novembre 2025L'inverno più lungo
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it