Ho appena finito di leggere questo libro. È una lettura affascinante, scorrevole ed emozionante…è la storia di un architetto corrotto, alla prese con con la ricerca di una redenzione. Ho letto le ultime righe con le lacrime che mi appannavano gli occhi. Mi è sembrato così intimo e puro che mi è parso di entrare nell’anima del protagonista. L’autore ne ha raccontato le fragilità in un modo impeccabile, attento. È questo il cuore del libro, Giulio e tutto ciò che ruota attorno a lui: il lavoro, gli intrighi, la famiglia e l’amore. Ho apprezzato tantissimo anche le battute simpatiche e dissacranti del protagonista; mi hanno fatto ridere e hanno accompagnato tutta la lettura. Siamo un po’ tutti Giulio Montesano… esseri fragili, a volte cattivi, ma che amano la vita. Sembra strana questa affermazione dato che il leitmotiv del romanzo è la sfida alla morte, eppure così è. Ha mixato perfettamente le descrizioni di Venezia e di Bari, del lavoro onesto e di quello corrotto, della sfrontatezza cattiva e delle lacrime sincere. Tutto in 208 pagine di lettura fantastica. L’ho amato tantissimo.
