L'uomo che divise il pane in cinque. Storia di un sagrestano anarchico
Giuseppe Alia è il sagrestano della chiesa di Portopalo, in Sicilia, alla fine dell'8oo. Dopo essere venuto in contatto con la chiesa valdese, cambia religione, il che lo porta a un duro scontro con la gerarchia cattolica locale, accusata di totale mancanza di decoro e moralità. Nel 1895, durante la processione della Settimana Santa ad Avola, rimane coinvolto in uno scontro in seguito al quale è costretto a scappare in Argentina, dopo essere stato emarginato dalla sua stessa famiglia e allontanato dalla moglie. Nell'Argentina di fine secolo, meta di migliaia di immigrati europei, Giuseppe diviene linyera (vagabondo) prima di essere coinvolto nei primi tragici eventi del movimento operaio. Seppure a tanti chilometri di distanza, a Giuseppe giunge però voce che sua moglie ha una relazione con il prete del paese. Questa notizia lo colpisce come un fulmine a ciel sereno: Giuseppe, infatti, è ancora innamorato di Sebastiana e non ha mai abbandonato la speranza di riunire un giorno la moglie e i tre figli lì in Argentina. Decide allora che lo scopo ultimo della sua vita sarà la vendetta e questo proposito lo porterà a girare in lungo e in largo gli Stati Uniti (dove il prete è stato trasferito per nascondere lo scandalo), all'inseguimento della sua vittima ma anche del proprio drammatico destino.
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Anno edizione:2018
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