Variazioni Canoniche
«Tutte le mie opere partono da un impulso umano: un evento, un’esperienza, un testo della nostra esistenza tocca il mio istinto e la mia coscienza e pretende che io, come musicista e come uomo, ne dia testimonianza». Così, nel 1960, Nono descriveva il suo voler essere compositore, la motivazione che lo induceva ad esprimersi attraverso la musica. La sua “Variazioni canoniche sulla serie dell’op. 41 di Arnold Schonberg” (1950) si basa sulla serie dodecafonica utilizzata nelle composizioni di Schonberg. In “Incontri”(1955) il compositore racconta la sua relazione con la moglie Nuria Schonberg utilizzando una splendida analogia: «Due differenti unità, difformi l’una dall’altra, ciascuna dotata di una propria sensata struttura; un incontro che avviene al di fuori di quello che può essere indicato unità, dove c’è già un dialogo; un’unità d’essere, una simbiosi è stata creata». “Varianti” scritta nel 1957 è invece un omaggio al violinista viennese Rudolf Kolisch ed è un’opera profondamente legata a tecniche seriali, mentre “No hay caminos, hay que caminar”, scritta trent’anni dopo, è limitata alle regioni dinamiche e tonali che divennero essenziali nell’utima parte della carriera di Luigi Nono.
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Compositore:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Disco 1
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