Questo testo è più una guida base per non arrivare impreparati alla pratica del buddismo. Ciò che ho visto in questo testo, oltre ad una difficile lettura a causa di caratteri piccoli ed errori nel posizionamento della punteggiatura, è uno stile più saccente di altri maestri. Se Thich Nhat Hanh spiega dolcemente, cercando di far capire, arrivando alla comprensione senza emettere giudizi, qui ho notato una certa spocchiosità nel definire gli altri stupidi, al contrario del maestro con tutti gli orpelli e le gratificazioni che essi danno, gratificazioni materiali, che non dovrebbero esistere in chi pratica. Ci vedo meno buddismo di quanto dovrebbe essercene, ma probabilmente è solo la mia visione ignorante, anche perché il suo stile di vita non mi ha lasciato pienamente convinto, quindi potrei essere stato fuorviato. Cercherò di comprenderne di più, prima di fare una rilettura
