Tito Faraci è un grande sceneggiatore; il fatto che anche nelle storie non disegnate si riescano a "vedere" le varie scene non fa che confermarlo. La storia raccontata in questo libro è l'amara descrizione della società di oggi, eppure è un romanzo che non scoraggia. Al contrario, il messaggio trasmesso è un messaggio di speranza, di ottimismo. Si sbaglia a fidarsi degli altri, è vero, ma, trovate le persone giuste, l'unione fa la forza, anche nelle situazioni più disperate. L'autore è riuscito a mischiare realtà e immaginazione per trattare temi piuttosto pesanti, quali la condizione dei senzatetto e la meschinità dei potenti, in un'atmosfera quasi parodica, a partire dai nomi dei personaggi. L'influenza del fumetto si sente, ma ciò non è da considerare assolutamente un difetto, anzi contribuisce all'originalità del romanzo.
La vita in generale
Il Generale, Mario Castelli, è stato alla guida di un'azienda, ha conosciuto l'amore, ha avuto molto dalla vita. Ora non ha più niente. La sua è stata una discesa veloce, inarrestabile, innescata da un imprevedibile tradimento. Dopo la galera, scivolare in basso è stato più facile di quanto potesse immaginare. Ora vive insieme ad altre creature notturne negli anfratti dei senzatetto, dei disperati, dei barboni. Eppure, anche lì, gli uomini e le donne con cui divide la nuova condizione di dropout gli riconoscono la naturale autorevolezza di chi sa come ci si muove nel mondo. Questo continua a essere il suo "teatro" finché la giovane Rita si mette sulle sue tracce: vorrebbe che l'azienda paterna non fosse assorbita da una combinata franco-cinese e sa che il Generale ha le competenze per aiutarla. Bella e lungimirante, Rita conquista la sua fiducia. L'avventura di Mario Castelli torna a muoversi dentro la scena di pescecani, manager assatanati, gelidi manipolatori che lui ben conosce. Sono personaggi vecchi e nuovi, facce diventate maschere e maschere che nascondono altre maschere. è l'occasione per scatenare la buona guerra del riscatto, il miracolo della giustizia.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2015
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Carlo Massei 06 febbraio 2016
The rise and fall of Mario Castelli noto Generale. L'autore ci porta a fare un'immersione nel mondo degli invisibili che sono i barboni. Un libro appassionante, scritto in un linguaggio semplice ma ricco. Si riconosce la mano da sceneggiatore tanto che sembra di vedere un film. La storia sa sorprendere e ogni volta che ci si aspetterebbe un fatto e si inizia a pensare di aver speso male i soldi ecco che un nuovo colpo di scena toglie il fiato al lettore. Dalla prima all'ultima pagina. Consigliato dai 10 ai 90 anni.
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