La voce umana. La macchina infernale - Jean Cocteau - copertina
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Letteratura: Francia
La voce umana. La macchina infernale
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Descrizione


Letta da Cocteau agli attori della Comédie Française il 13 marzo 1929, La voce umana viene subito accettata all’unanimità: verrà interpretata, per la regia dell’autore, nel febbraio del ’30 da Berthe Bovy, scenografo al suo esordio Christian Bérard che disegna per l’attrice una piccola stanza bianca, con un letto disfatto e una lampada. Quando si mette giù il telefono – aveva detto più volte Cocteau agli amici – è come se distruggessimo l’ultima nostra possibile avventura, incuranti dei gemiti dell’altro da noi. E’ quanto questo dramma sul “conformismo anticonformista” crudelmente mette in scena. Siamo nel 1932 (l’anno stesso in cui i Pitoeff mettono in prova l’Edipo di Gide) quando Cocteau, sollecitato da una sanguigna dello stesso Bérard su Edipo e la Sfinge, abbozza La macchina infernale. Ma solo nell’aprile 1934 – dopo quattro mesi di prove durissime – Louis Jouvet accetta di presentare alla critica questa vera e propria reinvenzione, tra il tragico e il burlesco, degli dei e dei personaggi del più celebre mito greco: “Ne sono sconvolta, – scrive Raissa, la moglie di Jacques Maritain. – E’ la miglior tragedia che Cocteau ha scritto, la più semplice, la più umana, la più pura”.

Dettagli

1 gennaio 1997
IX-107 p.
9788806115807

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Jean Cocteau

(Maisons-Laffitte, Seine-et-Oise, 1889 - Milly-la-Forêt, Fontainebleau, 1963) scrittore francese. Amico di Picasso e di Stravinskij, di Apollinaire e di Diaghilev, fu una delle figure più in vista dell’avanguardia parigina nel periodo fra le due guerre. Dotato di un talento multiforme, nella sua copiosa produzione rifletté via via, e a volte anche simultaneamente, tutte le mode letterarie e artistiche di quegli anni. La sua produzione in versi, raccolta in parte nel volume Poesie 1913-1923 (Poésies 1913-1923, 1924), concilia una fantasia influenzata dai pittori cubisti con l’imitazione metrica dei poeti del Cinquecento. Le opere teatrali alternano tentativi di modernizzare gli antichi miti (Orfeo, Orphée, 1927; Antigone, 1928; La macchina infernale, La machine infernale, 1934; Bacco, Bacchus,...

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