«Volare necesse est». Gabriele D'Annunzio nella storia del volo
Com'è lontano D'Annunzio! Come si è voluto rilegarlo al ruolo di esteta libertino! E pure, in tutta la sua produzione letteraria, ancor prima della sua testimonianza di protagonista-guerriero, egli ha sempre cercato, a nome di tutta l'umanità, una catarsi che riuscì a concretizzare nella sua volontà ostinata di volare: sia nel "Ditirambo di Icaro", sia nel "Forse che sì, forse che no", sia nelle sue febbrili imprese di guerra aerea, domina in D'Annunzio l'archetipo del "volo" quale espressione di totale libertà ma anche come segno di incoercibile progresso.Nel nostro scritto ci siamo valsi di documenti inediti e di immagini che crediamo nuove (o, comunque, poco diffuse), integrandoli con scritti, discorsi e commemorazioni tenuti dal Poeta già conosciuti, al fine di dare continuità storica agli eventi narrati.
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Anno edizione:2013
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