Volteggiano gli aquiloni al vento... e infine il mare
Alcuni amici dell'autore sostengono che vale la pena leggere la parte iniziale e quella finale di questo racconto. Un po' come quegli oggetti - piccoli o incredibilmente semplici - che "valgono il viaggio". L'autore ha la pretesa di definire "folle" il racconto. Certo è strano, originale, surreale. Può apparire confuso e scombinato, a volte inutilmente lento, a volte un fiume in piena, una valanga di carneficine, drammi, volgarità ed espressioni politicamente scorrette. La presenza ingombrante dell'autore fra le righe del racconto e le decine (forse centinaia) di riferimenti a opere famose di suo interesse (libri, film, musiche, episodi storici, aneddoti dell'autore) contribuiscono a classificare quest'opera anche come un "diario". Un diario molto disordinato: provate a trascrivere ciò che vi passa per la testa al risveglio da un sogno intenso oppure mentre il fiume di pensieri scorre. Ne viene fuori un diario di pensieri fluenti, apparentemente strambi e scollegati fra loro. Provate poi a pensare con intensità all'arte, all'amore, alla morte, alla alla violenza, alla sofferenza, alla bellezza e potreste anche voi far volteggiare gli aquiloni al vento e infine il mare.
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Autore:
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:1 gennaio 2018
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