Un romanzo platealmente "senile" che non riesce ad esprimere i sentimenti maschilisti dell'autore che probabilmente si sono assopiti nella senescenza, lasciando in evidenza solo una rude misoginia. Se dunque le donne dovessero un giorno emanciparsi dalla soggezione maschile non potrebbero che realizzare una società dittatoriale di tipo stalinista o nazista che potrà essere messa in crisi - guarda caso! - solo da un uomo, un vero maschio che sa sottrarsi dalla condizione di schiavitù in cui era costretto per far innamorare di sé un'ingenua e fragile fanciulla minorenne e, per dimostrare cos'è la virilità la mette incinta! Una perla? Altre due donne che "hanno avuto la fortuna di copulare con un maschio" (cosa assolutamente vietata!) commentano che "finalmente hanno potuto provare il piacere"! Il tutto (o il poco, giacché non v'è storia che possa suscitare un minimo interesse) è scritto in una prosa scarna e piatta da resoconto giornalistico senza emozioni!
2084. La dittatura delle donne
Nel 2084 l’umanità, o ciò che ne resta dopo un disastro ambientale e una nuova guerra mondiale, è regredita a una sorta di medioevo bucolico, dove il controllo dell’ordine è affidato a robot e supercomputer, che hanno il compito di assicurare la sopravvivenza della cosiddetta Dittatura Democratica. Nel nuovo regime tutto deve essere funzionale e regolamentato: non si può decidere il proprio destino, il desiderio, la creatività, l’eros sono visti con sospetto. Inoltre esso prevede che gli uomini, i Vires, siano destinati alle mansioni più umili, in attesa che i nuovi robot che vanno perfezionandosi possano prendere il loro posto e soppiantarli una volta per tutte. Sì, perché il sesso maschile è regredito nella scala gerarchica e ora a comandare sono le donne, moderne Amazzoni. Soprattutto, i rapporti fra i sessi sono banditi e ogni forma di riproduzione è rigidamente controllata. In questo scenario distopico, la curiosa e impertinente Evonne, figlia di Livia, artista quieta e remissiva, rimane incinta. Di un uomo. E l’uomo è Vijay, un ragazzo della casta degli Assimilati, una sorta di schiavo con capacità artistiche dirompenti. È così che il sistema entra in crisi, mostrando i suoi limiti e le sue falle. Evonne e Livia si sforzano di nascondere il frutto di quella unione divenuta, ora, nel mondo nuovo, assurda e impensabile, ma quel frutto – la piccola, geniale Irma – incarna il cambiamento che non può essere fermato.
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Anno edizione:2020
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