512

Quando Eggleston pubblicò "Musik", era già riconosciuto come uno degli artisti visivi più originali e significativi del XX secolo. Non è azzardato affermare che abbia legittimato l'uso della fotografia a colori nel perseguimento dell'arte. "Per quanto "Musik" fosse indubbiamente sorprendente, il suo successore, "512" - che prende il nome dal numero della porta di casa di Eggleston - non è un semplice sequel". Lavorando di nuovo nel suo appartamento di Memphis con il produttore Tom Lunt, Eggleston ha abbracciato più direttamente gli stili tradizionali del pop, del folk e del gospel in una raccolta di quattro brani standard, oltre a "Improvisation" e "That's Some Robert Burns". Al posto della mercuriale tastiera digitale usata in precedenza, Eggleston suona un magnifico pianoforte a coda Bösendorfer, ricco di sfumature sonore e allusioni storiche.