A Braccia Aperte, di Mariangela Gualtieri, è una raccolta di poesie edita dalla Carabba Edizioni. Di per sé essere poeti e pubblicare per la Carabba costituisce a livello ufficioso un certificato di garanzia, piccola considerazione personale: il loro catalogo è ricco e pone un grande accento su una dell’espressioni artistiche mie preferite. Mariangela Gualtieri non è certo una poetessa di primo pelo; già attiva nel mondo del teatro come drammaturga (vedasi il sodalizio con il regista Cesare Ronconi che l’ha portata a fondare il Teatro Valdoca, nel 1983), le sue pubblicazioni coprono circa un trentennio di storia recente. Come poetessa può essere, senza alcun timore di sovrastima, assurta ad esempio di come si possa eseguire una commistione non tanto tra generi circoscritti all’esclusiva padronanza della materia lirica, bensì tra forme espressive eterogenee nelle quali, tuttavia, emerge in perfetto equilibrio l’impronta primigenia delle stesse. Le influenze dal mondo del teatro, le contaminazioni tra diverse forme di letteratura, la stessa vibrante e quasi implicita musica che si percepisce leggendo ognuna delle liriche qui presenti donano alla raccolta un gusto unico e una precisa identità. Non è affatto semplice saper concentrare negli spazi concisi e per forza di cose metrici della Poesia una tale esplosioni di percezioni, finestre sul mondo interiore ed esteriore che variano a seconda del punto di vista adottato. A Braccia Aperte ci riesce, e d’appassionato di poesia vi posso garantire come A Braccia Aperte costituisca un’esperienza lirica da non lasciarsi sfuggire.
A braccia aperte
Questi versi sono stati scritti per l’arrivo in Italia di Amal, gigantesca bambina burattino alta tre metri e mezzo, animata e molto espressiva, partita dal confine tra Siria e Turchia e in viaggio per tutta Europa. La proposta fattami da Teresa Ludovico, regista del Teatro Kismet di Bari, era questa: scrivere versi per la prima tappa italiana di Amal, versi che avrebbe pronunciato la nonna, anch’essa gigantesca, fatta dai cartapestai baresi, in una festa cerimoniale di accoglienza che avrebbe coinvolto tutta la città. Si è trattato di un immenso festival itinerante che ha percorso più di ottomila chilometri, da Gaziantep a Manchester, con l’intento di tenere alta l’attenzione sui diritti dei bambini e dei rifugiati.
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Anno edizione:2022
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Comntessenoir 20 aprile 2023Blog Le passioni de La Comntesse Noir et Mrshades 💀🖤
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