A me le guardie!

Quando il genere fantasy si imbatte nella parodia e poi nel poliesco, il risultato può essere tremendo o sorprendente. Terry Pratchett, fortunatamente, sapeva fare il suo lavoro, e in questo primo romanzo dedicato alla Guardia Cittadina, è riuscito ad equilibrare perfettamente tutti gli ingredienti necessari per un libro da cui è difficile staccarsi: i personaggi, benché esagerati e parodiati, posseggono ciascuno una sua rotondità, che li rende familiari al lettore; la comicità è sempre presente, più lampante in alcuni casi, più raffinata in altri, ma mai abbondante al punto da soffocare la trama principale a tinte gialle. Finito questo primo volume della saga, ho immediatamente recuperato gli altri due, e l'unica pecca ad oggi è che i romanzi successivi al terzo siano ancora inediti in Italia. A parte questo, romanzo consigliatissimo anche agli adulti, anzi, penso che certe sottigliezze umoristiche sfuggano ai più giovani.

Cronologicamente segue Maledette Piramidi. Come nei precedenti libri, la satira inizia fin da subito (in questo caso nei confronti delle autorità) e l'autore sfrutta un personaggio stupendo come Samuel Vimes, capo della guardia cittadina per farlo. E' l'autore stesso nell'introduzione a parlare dell'argomento "nelle opere fantasy le Guardie sono sempre molto bistrattate. In secondo piano, arrivano solo per fare brutta figura e poi morire da sciocchi." Come le altre storie fantasy dello stesso autore i personaggi sono moltissimi, ben tratteggiati e spesso al limite dell'assurdo. Da leggere per farsi delle sane risate, ma in maniera inteligente.