A spasso con la Bigia. Storie de done, strie, gòti e butelèti
A spasso con la Bigia ti porta per mano nello scorrere degli anni ’70, in contrada Zami a Sant’Andrea di Badia Calavena, nella Lessinia orientale. Il luogo eletto dell’autrice, dove origina e ancora vive il ramo paterno della sua famiglia. La Bigia, nonna prediletta e presenza stabile, ha segnato la sua infanzia e adolescenza con testimonianze, gesti e storie indelebili: un’inesauribile narrazione orale, che è poi la melodia di cui si nutre il volume. I brevi racconti sono un viaggio che esordisce nel quotidiano e sfocia nella raffigurazione di un vissuto irrimediabilmente concluso, nonostante la modesta distanza temporale che ce ne separa. Emerge chiara la personalità della Bigia, il suo modo aperto di stare al mondo e lo sguardo audace e disincantato sul domani. Una donna moderna con un disinteressato attaccamento per il genere umano: fossero famigliari o paesani lei sapeva prendersene cura. Nessun timore reverenziale frenava i suoi passi, era a suo agio tanto con sindaco e parroco che con pastori e comari. Non disdegnava una partita a carte e un resentìn de cogna. E la messa in piega non era negoziabile: sempre e comunque capelli in ordine.
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Anno edizione:2025
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