African Reggae

Il ritmo sincopato jamaicano amato nei cinque continenti affonda le sue radici nella musica dell'Africa occidentale, nei ritmi afro-americani e nel blues: i gruppi africani dedicati al reggae hanno avuto però poca risonanza internazionale fino al concerto di Bob Marley ad Harare nel1980, data storica che segna l'inizio dell'interesse per il reggae africano. Anche se il ragga (la contaminazione rap del reggae) può contare sull'appoggio dei più giovani, all'alba del XXI secolo il roots reggae - contrariamente a dub e dance hall style - gode del favore degli estimatori e sta ottenendo nuovi inaspettati successi commerciali. Mentre buona parte del reggae jamaicano è prodotto negli Stati Uniti con sonorità adeguate per il mercato del nord America, il reggae africano mostra una grinta che ricorda i primi ruggiti del leone delle dodici tribù e che incanta con le sue sonorità roots radical. "African Reggae" propone una illuminante panoramica del fenomeno anche dedicando interessanti note biografiche a ciascuno dei gruppi nel libretto allegato; con Lucky Dube, Slaves, O'Yaba, Sister Phumi e System Enemy.