Albe rosse

Ho letto con interesse sempre crescente "Albe Rosse", romanzo di Lorino Trimarchi, non tanto perché vincitore del Premio dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli quanto, piuttosto, per la sensibilità e la delicatezza che lo scrittore pone nel raccontarci la vicenda della protagonista. Luisa, già fidanzata di Rodolfo si annulla appassionatamente tra le braccia di John, un americano di Miami. Ma la felicita' coniugale, che le dona il destino, si scontra con la disperazione per la morte dell'amato; con le umiliazioni, le sofferenze fisiche e morali subite nelle lerce prigioni castriste. Queste, però, per quanto dure, non hanno il potere di farle odiare la vita, né di piegare la sua volontà, anche se spingono la ragazza sull'orlo della pazzia. Il libro mette a nudo le ferite fisiche e interiori della protagonista le quali ci commuovono, spingendoci verso di lei in un abbraccio solidale. Tali sofferenze ci insegnano a sopportare il dolore, ma anche a cogliere la felicità che, quando deborda, può far male e condurre perfino alla morte. Incantano le descrizioni del paesaggio tropicale e le sue notti stellate. Stile chiaro, essenziale ed efficace. Da leggere assolutamente.