All the devils. L'inferno è qui

Mi è piaciuto come libro, sicuramente però deve piacere/interessare il genere, molto incentrato sul mondo di demoni, figure soprannaturali e spiriti.

Catelyn Wilson ci trascina in un mondo oscuro e intricato con All the Devils, un romanzo che fonde il mistero della dark academia con il fascino inquietante del sovrannaturale. È una storia che cattura fin dalle prime pagine, con una protagonista determinata e una trama densa di segreti, intrighi e tensione. Andy Emmerson è il cuore pulsante del romanzo: forte, imperfetta e ostinata, si rifiuta di accettare ciò che sembra evidente a tutti. La morte di sua sorella Violet, avvolta in ombre e domande senza risposta, diventa per Andy l’innesco di una ricerca disperata per la verità. La sua determinazione a smascherare ciò che si cela dietro la facciata impeccabile della Ravenswood Academy la rende una figura a cui il lettore non può fare a meno di affezionarsi. È vulnerabile ma coraggiosa, e il suo viaggio ci ricorda che a volte è necessario affrontare i propri demoni – letteralmente e metaforicamente – per andare avanti. All the Devils ci immerge in un mondo dove magia, demoni e antiche società segrete si intrecciano. L’indagine di Andy la conduce a scoprire un sottobosco di potere e oscurità che mette alla prova non solo le sue capacità, ma anche il suo coraggio e la sua moralità. Il confine tra bene e male diventa sfumato, e ogni scelta sembra portare a conseguenze irreparabili. Questo elemento sovrannaturale si fonde perfettamente con l’atmosfera realistica e inquietante della scuola, creando un equilibrio che rende la lettura avvincente. Oltre al mistero e all’azione, All the Devils esplora temi profondi come la perdita, la famiglia e il sacrificio. La disperazione di Andy e il suo amore per la sorella scomparsa la portano a mettere in gioco tutto, persino la sua stessa anima. Il romanzo ci ricorda quanto possiamo essere disposti a rischiare per coloro che amiamo e come il dolore possa trasformarsi in una forza motrice incredibile.

Un racconto carino che sembra ispirato dalle ambientazioni della Nevermore Academy. Nel complesso mi è piaciuto, il simbolismo egiziano è carino. Ho apprezzato il finale, quindi penso che leggerò il seguito