Istanbul, Berlino, Mosca: il grande poeta Hikmet e i fantasmi di un'Europa ormai scomparsa.
«Edim Gürsel racconta l'esilio del poeta comunista Hikmet in Europa dell'est. Sono questi resti – di un'esistenza, di una città, di un'epoca – che Gürsel esplora con un misto di disperazione e voracità. Ancora una volta riesce a richiamare in vita i fantasmi di un'Europa scomparsa.» – Le Monde
«Una riflessione sull'impegno e gli inevitabili compromessi di tre generazioni.» - Libération
Il biografo turco di Nazim Hikmet si reca a Berlino dove un misterioso personaggio gli ha dato appuntamento per consegnargli importanti documenti che riguardano il poeta. Leggendoli, capisce che si tratta dei documenti della polizia relativi alla vita privata e all'impegno politico di Hikmet, allora rifugiato in Europa dell'est dopo esser stato imprigionato nel suo paese. Il misterioso personaggio che ha dato i documenti, chiamato l'Angelo, non è altri che un vecchio agente della Stasi. In una lunga evocazione di Berlino prima e dopo la caduta del muro, il biografo si interroga su questo personaggio ambiguo e sulle tragedie del XX secolo.
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Anno edizione:2016
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