Gli anni del giudizio - Giovanni Arpino - copertina
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Letteratura: Italia
Gli anni del giudizio
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Descrizione


"Splendido romanzo dell'impegno politico e della coerenza ma anche di rappresentazione della delusione. Arpino rappresenta con particolare fervore, e al tempo stesso con rigore, la condizione del Partito Comunista in una provincia come quella di Cuneo e in una città come Bra... E' la celebrazione dell'impegno politico nella forma più piena, strenua, razionalmente ferma, onesta fino all'estremo scrupolo." (Giorgio Barberi Squarotti)

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Carù Libreria Dischi
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Dettagli

Tascabile
196 p.
9788831769440

Valutazioni e recensioni

  • Giorgio
    Neorealismo tra quotidianità e militanza politica

    Siamo nel 1953. Ugo ed Ester sono una giovane coppia che vive a Bra. Ugo è operaio a Torino e ogni giorno si sposta in treno per raggiungere la fabbrica. Ester lavorava in una filanda che ha chiuso. Ora vive in casa, accudendo la madre e aspettando un figlio. Ester, di origine contadina, ha il padre che vive solo in campagna e che non vuole lasciare la sua vigna. Ci sono le elezioni, quelle che stabiliranno se premiare o no la Dc e la sua cosiddetta “legge truffa”. Ugo è stato partigiano ed è militante del Pci. Uno dei suoi più stretti amici, Pagliero, è membro del Partito. La vita quotidiana si intreccia con la vita politica: l’attesa del bambino, un comizio di Ugo - criticato da Pagliero perché ha parlato poco del Partito - una serata a Cuneo per ascoltare Togliatti, una notte con i compagni ad attaccare manifesti. Ma Ugo ha dubbi e pensieri. Vorrebbe aprire un negozio di ferramenta (da operaio a piccolo borghese), avere una vita tranquilla senza più pensare alla politica. Il neorealismo quotidiano di questo romanzo di Arpino, pubblicato nel 1958, avrebbe potuto essere tacciato più di qualunquismo che di scetticismo. L’argomento è lo stesso della “Giornata di uno scrutatore” di Italo Calvino. Ben diversa ne è la trattazione.

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Foto di Giovanni Arpino

Giovanni Arpino

1927, Pola

Giovanni Arpino, nato a Pola nel 1927 da genitori piemontesi e morto a Torino nel 1987, è stato per molti anni giornalista sportivo.Tra i suoi libri: Sei stato felice, Giovanni (1952); Gli anni del giudizio (1958); La suora giovane (1959); Un delitto d'onore (1961); Una nuvola d'ira (1962); L'ombra delle colline (1964, premio Strega); Il buio e il miele (1969); Randagio è l'eroe (1972); Domingo il favoloso (1975); Il primo quarto di luna (1976); Azzurro tenebra (1977); Il fratello italiano (1980, premio Campiello); La sposa segreta (1983). Passo d'addio, uscito per la prima volta nel 1986, è stato il suo ultimo romanzo. Dal sito ufficiale dell'Editore Einaudi

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