Astrologia dei tarocchi. L'invenzione di un codice segreto
Cercare le corrispondenze fra due diverse discipline è sempre un'operazione audace. Il rischio è quello di perdere di vista gli oggettivi e differenti contesti culturali e semantici seguendo congetture personali o, peggio, ideologiche. In questo lavoro ho fatto ogni sforzo per fare una ricerca intellettualmente onesta, ma non per questo priva di difetti. La trattazione dei significati tarologici e di quelli astrologici è necessariamente sommaria, poiché si è scelto di realizzare un testo breve e divulgativo, rivolto soprattutto ai cultori delle due materie, che già hanno cognizione di almeno una di esse. Alcuni lettori potrebbero essere astrologi eruditi, ovvero tarologi di grande esperienza: agli uni e agli altri potrà far piacere allargare gli orizzonti culturali con una visione eccentrica e multidisciplinare. Gli studi astrologici e tarologici possono trovare reciproco vantaggio da una coerente sinergia delle due discipline. Il futuro della ricerca teoretica, storica e sperimentale potrà raggiungere grandi risultati nel XXI secolo. Le contaminazioni culturali hanno prodotto spesso arricchimenti e aperto nuovi filoni di ricerca grazie all'unione delle diverse conoscenze e prospettive: in questo caso si tratta di mettere in evidenza le analogie, alla ricerca di un codice simbolico comune. L'ipotesi sulla quale sto ancora lavorando è quella dell'esistenza di un'importante radice astrologica nella genesi rinascimentale dei Tarocchi, la quale sia qualcosa di più di un mero influsso culturale. Gli umanisti neoplatonici che crearono i Trionfi come quinto seme del mazzo di carte da gioco conoscevano e apprezzavano certamente l'astrologia. Così come conoscevano l'alchimia, la Cabala, la mitologia, la numerologia neopitagorica, le filosofie orientali e occidentali: particolarmente l'ermetismo di matrice greco-alessandrina, il neoplatonismo di Plotino. Per questo i Tarocchi furono, fin dalle origini, molto più di un semplice gioco di carte, più di un sistema divinatorio, e più di una mera macchina filosofica. Però i princìpi astrologici costituirono probabilmente l'ossatura strutturale di un codice nascosto nella specifica sequenza numerica di Trionfi (Arcani Maggiori) del mazzo oggi conosciuto come Tarocchi Marsigliesi. Lo scopo di questo testo è quello di contribuire a restituire dignità culturale a discipline antiche, fondate su filosofie ancora più antiche, che, anche solo per questi motivi, meriterebbero una maggiore attenzione da parte della ricerca storica da affiancare al successo popolare, che è stato per molti secoli sempre grandissimo. In questa seconda edizione del 2025, resa più completa, più chiara e aderente alle illustrazioni, correggo anche un errore d'interpretazione del messaggio criptato di Dürer in Melencolia I. Ma soprattutto aggiungo un intero capitolo con la mia nuova ipotesi storica sul nome del probabile inventore del codice astrologico criptato nel Quattrocento.
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Autore:
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Editore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2025
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