Il bene come possibile processo concreto. Natura umana e ontologia sociale

“Pluralismo interiorizzato”, prassismo tecnicistico e coazione globalizzatrice sono tre decisive dimensioni dell’odierno dominio della forma di merce capitalisticamente prodotta.  Solo un’ontologia sociale materialistica che sappia adeguatamente tematizzare le radici storiche concrete della falsa dicotomia tra l’insulso antioggettivismo postmoderno - comunque atteggiato - e un miope specialismo disciplinare, restio a mediarsi in una sintesi eticamente e filosoficamente espressiva (ancorché inevitabilmente approssimata), può mirare a rilanciare, in termini convincenti e non surrettiziamente apologetici dell’esistente, una prospettiva etico-politica universalistica, multilineare e radicalmente democratica. È proprio lungo tale direttrice che questo libro cerca di muoversi, indicando infine nella sintesi di una “democratizzazione della vita quotidiana” e di una ragionevole decrescita la via da intraprendere per sottrarsi al degrado umano-sociale ed ecologico generato dal meccanismo vieppiù pervasivo della produzione e del consumo capitalistici mondializzati.