Bologna e lo spazio politico romagnolo nell'età di Dante. Gestione dell’emergenza e comando politico-militare (1296-1306)
Il primo aprile 1296, le forze congiunte del signore di Ferrara, Modena e Reggio Emilia – il marchese Azzo VIII d’Este – e dei ghibellini di Romagna attaccarono Bologna, dando così inizio a una violenta guerra destinata a durare più di un decennio. Il conflitto si aprì su più fronti e assunse fin dai suoi esordi una portata sovraregionale, coinvolgendo potenze del calibro di Milano, Firenze, Venezia, oltre a catturare il vivo interesse di Bonifacio VIII; la città felsinea resse a fatica l’urto nemico, ma poco o nulla poté contro le gravi crisi finanziarie e politiche provocate dagli enormi costi della guerra e dalla rottura degli equilibri interni al gruppo dirigente. La grande mole di documenti prodotti e conservati a Bologna in quel decennio permette di studiare la gestione politico-militare dell’emergenza e di analizzare i profili dei comandanti eletti per guidare l’esercito cittadino.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:24 gennaio 2024
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