Breathe

Breathe, il nuovo album di Chad Lawson, è un invito accorato a fermarsi e a godere di un momento catartico di liberazione. Ogni melodia sfiora volutamente lo spettro delle emozioni, permettendo a un'enorme profondità di sentimenti di emergere in ogni momento. "Con questo album volevo davvero creare qualcosa in cui chiunque potesse sedersi, chiudere gli occhi e liberare tutto ciò che si è tenuto dentro", afferma il pianista e compositore che ha dedicato gran parte degli ultimi anni a studiare l’effetto terapeutico della musica.
Co-prodotto da Lawson e dall'arrangiatore londinese Geoff Lawson, Breathe ha preso vita nei leggendari Abbey Road Studios. La sezione di apertura, riccamente orchestrata, presenta il fenomenale lavoro realizzato dagli archi del violoncellista Peter Gregson, della violinista Esther Yoo e dei membri della Royal Philharmonic Orchestra.
Lawson riflette su questioni come la durata del vero amore ("fields of forever"), la tensione a volte dolorosa tra la vita familiare e la pratica creativa ("with you"), e la pura euforia della gioiosa infatuazione ("this is what love is"). La seconda metà dell'album è costituita da arrangiamenti per pianoforte solo che mettono in evidenza l'attenta scultura della melodia, elemento che Lawson considera il canale più vitale e diretto per valorizzare l'espressione emotiva.