Clementina Magliulo Podo ci regala una storia di vite che si intersecano, si incontrano e si scontrano, liberando un ventaglio variegato di emozioni, sentimenti, azioni, come onde di energia che, compenetrandosi, non possono che modificare il loro stato originario in una nuova configurazione. Con uno stile chiaro ed incisivo, l'autrice ci conduce nel cuore dell'esistenza di una giovane che si fa donna attraverso un percorso in chiaro-scuro costellato di meraviglia, scoperta della sensualità che seduce e fa paura, oscurità, sconforto, dolore che annienta, volontà di aggrapparsi alla vita malgrado tutto e infine approdo ad una dimensione propria, piena, che è insieme gioia ritrovata e consapevolezza conquistata. Tutti i personaggi di questo toccante romanzo si rivelano in tutta la loro verità psicologica ed imperfetta umanità. Il loro intimo viene scandagliato con acuta sensibilità. Con notevole coraggio, l'autrice coinvolge il lettore nelle sensazioni dei loro corpi, nelle intermittenze delle loro anime e lo porta a percepirne tutta la complessità. La voce narrante è quella di Geraldina che vive l'adolescenza e la prima giovinezza nel rispetto dei suoi genitori ma anche delle proprie passioni e dei legittimi desideri che attraversano il suo giovane corpo. Mirabile è la pagina che suggerisce l'incanto e la pienezza dell'incontro d'amore con Giuseppe, che ritrova dopo anni di lontananza. Un grave incidente, al ritorno a casa, la costringerà nel limbo del coma, dimensione che ci viene restituita nei suoi connotati di quasi comodo oblio e di agghiacciante prigionia. La voce narrante diventa allora quella di Giuseppe, ragazzo che ama riamato Geraldina, di condizione sociale modesta ma ricco di talento e deciso a lottare per i suoi sentimenti. La sua volontà di essere "uomo" non può però fare a meno di confrontarsi con la naturale incostanza della sua giovane età e con l'oggettiva difficoltà ad affrontare la situazione in cui viene repentinamente catapultato. Si scontra in maniera violenta con il padre di Geraldina che non accetterà mai il loro rapporto. Quest'uomo, in apparenza solido, cadrà vittima delle proprie eccessive rigidità, dell'incapacità ad accettare il divenire adulta di sua figlia, la di lei dignità di essere senziente e libera. La rabbia incontrollabile lo porta a gesti e parole estremi e finirà per implodere mortalmente. Durante il coma di Geraldina, Giuseppe sperimenta la crescita e la caduta. Conosce Lina, con la quale ha un fugace incontro, la cui personalità ferita e squilibrata costituirà una seria minaccia. Questa ragazza non riuscirà a ricomporre i frammenti di un io irrimediabilmente scisso in seguito all'aborto impostole dalla sua famiglia e alla notizia che Geraldina, pur nel suo stato, è riuscita a dare alla luce la piccola Agnese, bellissima e fugace meteora che infonderà calore vitale alla sua mamma prima di spegnersi. Lascerà dietro di sé un bagliore flebile ma tanto potente da divenire dolorosa scia di rinascita e salvezza. La mamma di Geraldina, la signora Agnese, è in apparenza la presenza più lieve, silenziosa, remissiva. Ella accoglie Giuseppe, resta accanto al marito malato e accudisce sua figlia con profonda comprensione e indomito amore. Non si lascia trascinare dalle insidie di facili quanto superficiali giudizi. La sua fragile figura è sorretta da una forza interiore delicata e potente che sembra alimentarsi anche del calore della breve esistenza della nipotina che porta il suo nome. Ella è come una dea apparentemente sopita che al momento più opportuno dispiega il suo potere e lo offre a piene mani. La presenza di Geraldina non abbandona il lettore neanche per una pagina. Ella costituisce il perno, anche involontario, attorno al quale tutti gli altri personaggi ruotano, si muovono, giustificano le loro azioni, cadono e si rialzano. Questa giovane donna si trova a dover sperimentare che l'esistenza di ogni essere è solo in parte pianificabile e che le proprie umane piccolezze unite a fattori incontrollabili possono irrompere repentinamente e scombinare ogni piano. Tuttavia, solo le proprie risorse interiori, incontrate attraverso la passione, la tragedia, la solitudine, il silenzio, il coraggio e l'amore, possiedono la chiave per aprire lo scrigno di un io finalmente ricomposto e ormai pronto all'avventura di un'esistenza piena, gioiosa, consapevole.
C'ero anch'io
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2007
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Alessandra Gabbanelli 04 maggio 2017
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