Camicie rosse di Goffredo Alessandrini,Francesco Rosi - DVD
Camicie rosse di Goffredo Alessandrini,Francesco Rosi - DVD - 2
Camicie rosse di Goffredo Alessandrini,Francesco Rosi - DVD
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Camicie rosse
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Descrizione


Giuseppe Garibaldi, nominato l’Eroe dei due mondi, combatte e continua a portare avanti le proprie imprese, dalla caduta della Repubblica Romana nel 1849. Dopo la fuga da Roma è costretto a rifugiarsi a San Marino, dove viene raggiunto da Anita, che aspetta un bambino. Garibaldi è costretto a sciogliere la legione. Vicino Ravenna Anita muore, mentre Garibaldi riesce a scappare grazie all’aiuto dei contadini.

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

1952
DVD
8023562013747

Informazioni aggiuntive

  • Cinema & Cultura, 2018
  • A&R Productions s.a.s.
  • 97 min
  • Italiano
  • No
  • 4:3 1.33:1 Wide Screen

Valutazioni e recensioni

  • Tuttle
    Anita Garibaldi

    Viene considerato l’ultimo grande titolo diretto da Goffredo Alessandrini (uno dei più apprezzati registi del “ventennio”, che nel dopoguerra stentò parecchio a trovare una sua collocazione) ma, avendo questi abbandonato il set per “malattia” e inconciliabili divergenze con la produzione e l’attrice protagonista (Anna Magnani, per un breve periodo sua moglie), fu terminato da Francesco Rosi, mentre la scena della morte è addirittura opera di Luchino Visconti, e fra i tre aiuto registi si segnala un giovane Nanni Loy. Soggetto e sceneggiatura sono principalmente frutto di un'attenta ricognizione storica compiuta tra gli altri da Enzo Biagi, e vi collaborarono parecchio anche Suso Cecchi D’Amico e la stessa Magnani, che riuscì ad imporsi a ogni livello della lavorazione. Rimane tuttora il film più significativo su quest’episodio della nostra storia risorgimentale e presenta anche molte scene efficaci, nonostante una sostanziale disomogeneità di fondo nello sviluppo della narrazione, dovuto alle diverse scelte di regia adottate in tempi successivi da più autori.

Conosci l'autore

Foto di Goffredo Alessandrini

Goffredo Alessandrini

1904, Il Cairo

Regista italiano. Figlio di un ingegnere italiano direttore dei lavori della diga di Assuan, dopo brevi esperienze documentaristiche in Egitto e nel doppiaggio a Hollywood, inizia la carriera come assistente di A. Blasetti per Sole (1929) e Terra madre (1930). Nel 1931 dirige La segretaria privata, remake di una commedia tedesca, che ottiene un rilevante successo di pubblico. Raffinato figurativista, dopo la biografia agiografica Don Bosco (1935) e Cavalleria (1936), ritratto malinconico della Torino d'inizio secolo, considerato il suo film migliore, mette il proprio buon mestiere al servizio della propaganda fascista, diventando uno dei più apprezzati registi del regime con opere ambientate in Africa come Luciano Serra pilota (1938), Abuna Messias (1939), Noi vivi - Addio, Kira (1942). Dopo...

Foto di Francesco Rosi

Francesco Rosi

Francesco Rosi, regista e sceneggiatore, nasce a Napoli il 15 novembre 1922. Nel 1947 viene chiamato da Luchino Visconti come aiuto regista insieme a Franco Zeffirelli per La terra trema. Nella regia debutta nel 1958 con il film La sfida a cui seguono pellicole che diventano punti di riferimento per tutti i cineasti non solo italiani. I magliari, Salvatore Giuliano, Le mani sulla città, Il caso Mattei, fino a La tregua del 1997, suo ultimo film. Tra il 2003 e il 2008 per la Compagnia di Luca De Filippo mette in scena Napoli milionaria!, Le voci di dentro, Filumena Marturano di Eduardo De Filippo: è il suo ritorno sul palcoscenico teatrale dopo In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi del 1963. Nomination all’Oscar per il miglior film straniero con Tre...

Foto di Anna Magnani

Anna Magnani

1908, Roma

"Attrice italiana. Frequentata la Scuola di recitazione Eleonora Duse con S. D’Amico, entra giovanissima nel mondo dello spettacolo e tra il 1929 e il 1932 fa parte della compagnia Vergani-Cimara, diretta da D. Niccodemi; nel 1934 passa alla rivista accanto ai fratelli De Rege, lavorando poi, a partire dal 1941, in una fortunatissima serie di spettacoli con Totò (Orlando curioso; Volumineide; Che ti sei messo in testa?), poi con G. Cervi e C. Ninchi (Cantachiaro, 1944; Soffia, so’, 1946), infine con L. Cimara (Chi è di scena, 1954). Torna al teatro di prosa solo nel 1965, dopo rare presenze (Anna Christie, 1945, di ­O’Neill), con una meditata e sofferta interpretazione di La lupa da G. Verga, per la regia di F. Zeffirelli, e l’anno dopo come protagonista di Medea di G. Menotti (da J. Anouilh)....

Foto di Raf Vallone

Raf Vallone

1916, Tropea, Vibo Valentia

"Propr. Raffaele, attore italiano. Già calciatore e giornalista, viene scelto da G. De Santis come interprete di Riso amaro (1949). Questo e altri film «neorealistico-popolari» (Non c'è pace tra gli ulivi, di G. De Santis e Il cammino della speranza, di P. Germi, 1950; Anna, di A. Lattuada, 1951, e Roma ore 11 di De Santis, 1952) gli consentono di abbozzare con efficacia un personaggio rude e sanguigno e gli aprono le vie del successo internazionale (Teresa Raquin di M. Carné, 1953; El Cid di A. Mann, 1961; Fedra di J. Dassin, 1962, e, soprattutto, Uno sguardo dal ponte di S. Lumet, 1962). Tra gli altri suoi film italiani si ricordano: La spiaggia (1953) e Guendalina (1957) di Lattuada, La garçonniere di De Santis, e La ciociara di V. De Sica (1960). Negli ultimi anni si dedica soprattutto...

Foto di Alain Cuny

Alain Cuny

1908, Saint-Malo

Attore francese. Dopo gli studi di architettura all'École des Beaux-Arts, fa esperienza come scenografo e costumista. Viene in seguito attratto dal teatro, ma nel 1941 approda allo schermo in Madame Sans-Gêne di R. Richebé e l'anno successivo, con una parte di rilievo, in L'amore e il diavolo (1942) di M. Carné. Recita anche in Italia per M. Antonioni in La signora senza camelie (1953) e più avanti per F. Fellini in La dolce vita (1960). Si misura soprattutto con personaggi drammatici e complessi, ma a volte anche ambigui e sfuggenti, come in Notre Dame de Paris (1956) di J. Delannoy, Les amants (1958) di L. Malle, La via Lattea (1969) di L. Buñuel, Satyricon (1969) di F. Fellini, Il maestro e Margherita (1972) di A. Petrovi?c, dove è il diavolo, Irene, Irene (1975) di P. Del Monte. Successivamente...

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