Una lettura che ti prende completamente e che ti trascina direttamente in Sicilia
Il cane di terracotta
In coda ad un delitto di mafia, se ne trova un altro, più conturbante e rituale: due cadaveri di giovani amanti abbracciati, nel doppio fondo di una grotta, sorvegliati da un enorme cane di terracotta.
«Camilleri non si accontenta di una facile morale: i suoi romanzi non sono mai ammonitori, ma sempre profondamente ambigui. Seguendo il suo detective nella fitta foresta di indizi, sa che anche i lettori devono fare lo stesso». - Alberto Manguel
Racconta Andrea Camilleri che dopo "La forma dell'acqua", che è del 1994, il commissario Montalbano non era ancora una figura completa. «Ebbi la sensazione che mi era rimasto con un piede alzato. Allora scrissi il secondo della serie che è "Il cane di terracotta". A questo punto questo personaggio era diventato un personaggio anche per me». Le informazioni di un pentito su un traffico d'armi portano Montalbano a ispezionare una grotta, lì scopre un passaggio che conduce a un'altra caverna dove trova i cadaveri di due giovani amanti. Sono abbracciati, abbandonati da decenni, sorvegliati da un enorme cane di terracotta. Il commissario si trova così a svolgere due indagini: la prima su una pericolosa cosca mafiosa, l'altra su un delitto compiuto nel 1943 durante i confusi giorni che precedono lo sbarco americano in Sicilia. Ed è questa ad appassionarlo maggiormente. Quel che rende Il cane di terracotta un libro unico non è solo la sovrapposizione di due trame, due delitti, ma l'intrecciarsi degli elementi collegati alla leggenda cristiana dei Sette Dormienti di Efeso con quelli della versione coranica della stessa tradizione: «E li avresti creduti svegli, e invece dormivano mentre il loro cane era accucciato con le zampe distese, sulla soglia». Con una nota di Alberto Manguel.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Francy 30 aprile 2025fantastico
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Amna 01 gennaio 2025Il cane di terracotta
Il cane di terracotta è il secondo romanzo della serie dedicata al commissario Salvo Montalbano, scritto nel 1996, il libro intreccia un classico giallo investigativo con elementi di storia, tradizione e riflessione filosofica, La trama prende il via con un’indagine apparentemente ordinaria, legata a un traffico d’armi, che conduce Montalbano a scoprire un misterioso omicidio avvenuto decenni prima. Il cane di terracotta non è solo un giallo, ma una meditazione sulla memoria e sui legami tra passato e presente.
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ROBERTO 29 marzo 2024Noioso
Leggendo Montalbano finora non ho concesso il massimo dei voti perché spesso trovavo pagine o parti che avrei scritto diversamente pur apprezzando l’ autore. In questo titolo non avrei scritto diversamente, ma lasciato il racconto così come era nato, più o meno riuscito, senza stiracchiarlo all’ inverosimile per farne un romanzo approfittando della pazienza di un onesto lettore.
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