Compositore fiammingo. Allievo di J. Ockeghem, fu cantore presso le corti di Milano (1474-75) e Parigi (1486-90); risiedette poi a Cambrai, Douai, San Quintino. Ebbe grande fama presso i contemporanei, che lo paragonarono a Josquin Desprès. La sua produzione, comprendente 2 messe, 25 mottetti, 52 chansons, frottole ecc., fu in gran parte pubblicata da O. Petrucci. Nelle composizioni sacre della maturità sviluppò uno stile rigorosamente imitativo con sonorità accordali su una base armonica quasi tonale, fondendo le nuove tendenze della contemporanea scuola italiana con la tradizione di G. Dufay; nell'ambito profano si mostrò pronto a recepire le migliori istanze di rinnovamento dell'epoca, passando dal raffinato e sentimentale stile della scuola borgognona alla vivacità maliziosa della chanson francese (di cui è considerato il maggiore esponente prima di Janequin).