(Arras 1238 ca - Napoli 1288 ca) troviero francese. Nato da famiglia borghese, ricevette una formazione letteraria, musicale e filosofica forse nell’abbazia di Vaucelles, e la perfezionò più tardi a Parigi. Nel 1283 seguì in Italia Roberto d’Artois e passò gli ultimi anni presso la corte angioina di Napoli. La sua produzione poetico-musicale comprende numerose composizioni monodiche (canzoni e jeux-partis) e polifoniche (rondeaux e mottetti), oltre a un Congé e al Dit dou roi de Sicile, in onore di Carlo d’Angiò. Importante il contributo da lui dato agli inizi del teatro profano con due ludi scenici di cui curò anche le musiche: il Jeu de la Feuillée, rappresentazione satirica dell’ambiente cittadino, con vivaci spunti autobiografici e intreccio di motivi fantasiosi, e il Jeu de Robin et Marion, specie di operetta pastorale, destinata probabilmente all’intrattenimento della corte angioina.