Flautista, oboista e compositore. Nel 1714 si recò a Londra, dove fu strumentista del Teatro dell'Opera; dopo un breve ritorno in Italia, visse per molti anni a Edimburgo, poi, dopo il 1750, nuovamente a Londra. Con Geminiani, contribuì a trapiantare in Inghilterra i modelli corelliani della sonata a due o a tre e del concerto grosso. Pubblicò, fra il 1724 e il 1757, 3 libri di sonate a due, 3 di sonate a tre e 1 di ouvertures a quattro, prediligendo fra gli strumenti il flauto, sia traverso sia diritto, assai di moda in Inghilterra (le sue sonate per flauto dolce e continuo sono tra le migliori della letteratura per questo strumento), 2 libri di concerti grossi, in cui fa uso di una strumentazione particolarmente ricca per quell'epoca (con trombe, corni e timpani), e una raccolta di arie popolari scozzesi.