Compositore tedesco. Studiò a Dresda, poi in Italia con Tartini, Martini e Hasse. A Venezia fece rappresentare le sue prime opere: Il tesoro insidiato (1762) e Li creduti spiriti (1764). Dal 1776 maestro di cappella alla corte di Dresda, operò successivamente a Stoccolma come organizzatore dell'attività musicale di corte. Compositore attento alle correnti musicali contemporanee, N. inziò l'attività come epigono di Hasse e della scuola italiana, ma seppe poi aprirsi ai suggerimenti della riforma gluckiana e della scuola francese. A Stoccolma scrisse lavori teatrali utilizzando per primo testi svedesi (ricordiamo Gustav Wasa, 1786), che lo indicano quale fondatore di quella scuola nazionale. Oltre a numerose opere teatrali, compose oratori (fra cui I pellegrini al sepolcro, 1798), molta musica sacra, fra cui un Padre nostro (1798) che godette di una certa popolarità, musica sinfonica e cameristica.