Cesare Cesariano e il Rinascimento a Reggio Emilia
Cesare Cesariano - noto per la traduzione, il commento e le illustrazioni del Vitruvio edito a Como nel 1521 - conclusa la sua prima formazione milanese nel giro di Bramante, giunse a Reggio Emilia intorno al 1496, dopo due veloci passaggi da Polirone e Ferrara. Il vuoto di notizie sul suo lungo soggiorno reggiano, durato fino al 1507, può essere colmato grazie al recupero di importanti carte d'archivio, al restauro della facciata di palazzo Fossa e alla riconsiderazione di altri cantieri, quali il battistero di San Giovanni Battista, commissionato dal vescovo Bonfrancesco Arlotti. Seguendo le tracce dell'artista milanese si apre un mondo poco conosciuto, quello dei diffusi lasciti del Rinascimento reggiano, spesso lacunosi e ritoccati, ma ancora sorprendentemente parlanti. Il profilo di un personaggio diviene il colpo d'occhio su una città: Cesariano si muove tra palazzi e chiese, artisti e committenti, ecclesiastici eruditi e imprenditori illuminati. Con i piedi puntati tra Ferrara e Bologna, con un sguardo a Milano e l'altro a Roma, Reggio riappare, in quel suo straordinario cambio di secolo, quanto mai la città fondata da Lepido e proiettata sulla più vasta Longobardia.
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<p>NUOVO / NEW. Edizione realizzata da Silvana Editoriale per la Fondazione Pietro Manodori - Volume cartonato rigido con sovraccoperta, 260 pagine con numerose illustrazioni in nero e a colori nel testo. Copia in stato di nuovo -- Cesare Cesariano (Milano, 1475 &ndash; 1543) &ndash; noto per la traduzione, il commento e le illustrazioni del Vitruvio edito a Como nel 1521 &ndash; conclusa la sua prima formazione milanese nel giro di Bramante, giunse a Reggio Emilia attorno al 1496, dopo due veloci passaggi da Polirone e Ferrara. Il vuoto di notizie sul suo lungo soggiorno reggiano, durato fino al 1507, pu&ograve; essere finalmente colmato grazie al recupero di importanti carte d'archivio, al restauro della facciata di palazzo Fossa e alla riconsiderazione di altri cantieri, quali il battistero di San Giovanni Battista, commissionato dal vescovo Bonfrancesco Arlotti. Seguendo le tracce dell'artista milanese si apre un mondo poco conosciuto, quello dei diffusi lasciti del Rinascimento reggiano, spesso lacunosi e ritoccati, ma ancora sorprendentemente parlanti. Il profilo di un personaggio diviene il colpo d'occhio su una citt&agrave;: Cesariano si muove tra palazzi e chiese, artisti e committenti, ecclesiastici eruditi e imprenditori illuminati. Con i piedi puntati tra Ferrara e Bologna, con un sguardo a Milano e l'altro a Roma, Reggio riappare, in quel suo straordinario cambio di secolo, quanto mai la citt&agrave; fondata da Lepido e proiettata sulla pi&ugrave; vasta Longobardia. Dopo i primi cinque capitoli dedicati alla figura di Cesariano segue, nel volume, una serie di interventi dedicati all'approfondimento di singoli temi inerenti l'artista. In appendice sono riportati regesti e documenti risalenti al periodo 1475-1513.</p>.
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Anno edizione:2008
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In commercio dal:25 settembre 2008
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