Changes

La profonda rilettura Soul di "Changes", brano dei Black Sabbath tratto da "Vol.4", è diventata un ascolto virale sin dalla sua pubblicazione (come singolo) in occasione del record Store Day del 2013. Ora "Changes" dà il nome al terzo Album di Charles Bradley e, in questo contesto, non suona tanto come una novità, ma per quella grande performance qual è. Come già nei suoi due precedenti Album, il talento di Gainsville si presenta come uno dei più autentici performer del così detto retro-soul, e la produzione semplice ma efficace di Thomas Brenneck mette in evidenza la sua vocalità ruvida e passionale, col sostegno dell'affiatata band di supporto, la Menahan Street Band. Ache se quasi tutte le canzoni di "Changes" sono nuove, potrebbero facilmente essere scambiate per delle rarità del catalogo Atlantic o Stax degli anni '60, poiché interpretate onorando il sound e la potenza emotiva del Soul più classico. Bradley ha cantato per anni on stage, imitando James brown, e l'influenza di Mr. Dynamite è ancora apprezzabile in alcuni brani. Tuttavia, Charles sembra aver sviluppato una propria personalità musicale, accanto ad una maggior consapevolezza del suo valore artistico; l'espressività della sua voce roca è qui all'apice della sua intensità, e il mood esprime una nostalgia ed un bisogno di condivisione così reali da renderli tangibili. Non credo che si tratti di un soul-singer stile anni '60 ma, piuttosto, di un grande cantante soul senza tempo che, alla tenera età di 68 anni, sembra avere ancora molto da offrire. "Changes" è un Album perfetto per gli appassionati di autentico, puro Soul e R'n'B.