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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2011
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27) Ambientato negli anni subito precedenti e subito successivi alla costruzione del muro di Berlino, Christa Wolf narra una storia d’amore nata nella Germania Est dell’epoca, quella tra una giovane donna ancora piena di speranze e quella di uomo che le ha ormai perse tutte; due figure simbolicamente rappresentati la divisione tra i due poli della Germania. Con questo romanzo l’autrice tedesca voleva dimostrare, in un periodo difficile per la storia del suo paese, che vi era ancora motivo per continuare a vivere da questa parte del muro.
Rita ha quasi 20 anni, Manfred ne ha quasi 30. Lui è il suo primo amore, lei gli cambia vita e lo strappa alla solitudine. Potrebbe essere una bellissima storia d’amore con il lieto fine da favola. E’ il 1959, esattamente due anni prima che venisse costruito il muro di Berlino, loro abitano nella Germania est. Sono pieni di sogni, lei è giovane, ingenua, studia per diventare insegnante, lui non è più tanto giovane, fa parte di quella gioventù scottata dalla guerra, è un chimico. Impareranno a conoscersi, a condividere ogni cosa, realizzeranno che per quell’amore farebbero ogni cosa, che quell’amore è davvero l’unica cosa che li tiene in piedi. Ma fuori il mondo scorre e continua a ferirli. Il mondo continua a ferirle lui. Manfred è oppresso dalle sue esperienze, tutte le sue illusioni crollano, ora odia tutto e tutti. Rita cresce e quel poco di ingenuità che ancora le resta la rende da un lato più forte di lui. Ma lui ce la mette tutta, lui che ha solo quell’amore, lui che per quell’amore morirebbe. Il peso della storia è più forte di questo amore che sembra così forte, finiranno schiacciati sotto di esso nonostante i loro sforzi di rimanere a galla. E sotto il peso della storia si rialzeranno, senza paura, perché vogliono vivere senza risparmiarsi, “come se ce ne fosse anche troppa di questa strana sostanza ch’è la vita. Come se non dovesse avere mai fine.” Christa Wolf, attraverso le figure di Manfred e Rita sembra rappresentare la divisione tra Germania Ovest e Germania Est, divisione che era tanto evidente prima ancora della costruzione del muro, e ci mostra con spietata crudeltà come, al di là delle apparenza, il cielo è sempre il primo a essere diviso. Lo stile è molto semplice e rende il libro abbastanza scorrevole, l'autrice riesce a intrecciare la storia del suo paese - e soprattutto quella della DDR - a quella di Rita e Manfred senza particolari problemi stilistici e/o narrativi.
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