Close To Mars

La morte del pianista John Taylor, avvenuta nel 2015, privò il jazz britannico di uno dei suoi più caratteristici esponenti, un improvvisatore e compositore che, con mano sicura, mescolava musica popolare e forme classiche, in una visione insolita, tutta personale, dello swing. L’eredità discografica, già sostanziosa, di Taylor non è però immune da evoluzioni. Close To Mars è un album in trio realizzato nel 2006 a Ludwigsburg e adesso pubblicato da CAM JAZZ, l’etichetta scelta da Taylor nell’ultimo decennio, intensamente prolifico, della sua vita. Affiancato da un veterano del basso come Palle Danielsson e dal più musicale dei batteristi, Martin France, ora, purtroppo, entrambi non più con noi (un altro romemoria sul passare del tempo), Taylor esegue otto composizioni originali (più una a firma del compianto amico Kenny Wheeler) che incanteranno gli ammiratori di lunga data ma faranno anche conoscere la sua musica ad una nuova generazione che non ha mai avuto l’opportunità di vederlo suonare. Un’opera non ancora passata alla storia, ma di grande rilievo e dal sapore dolceamaro. Close To Mars rappresenta John Taylor al picco della sua maturità artistica, una voce a noi vicina e insieme animata dal desiderio di avventura... (Brian Morton)