La coda del drago. Magazine di Letteratura sportiva. Vol. 9
Le grandi firme della letteratura e del giornalismo sportivo accanto ai talenti delle Università e dei Licei, quelli che ancora credono nella scrittura come mezzo di comunicazione più diretto. La coda del drago porta avanti anche in questo nono numero un progetto innovativo che sta riscuotendo ampi consensi sia nel mondo della scuola che in quello della critica cosiddetta accademica. Di particolare rilievo è l’intervista che Alberto Brambilla, codirettore della Coda del drago e docente alla Sorbona di Parigi, ha sviluppato con un interlocutore d’eccezione: il critico letterario Massimo Raffaeli, raffinato scrittore anche di sport. Analogo impegno quello di Piero Faltoni, che presenta un Darwin Pastorin nella sua veste più personale, con il ricordo commosso di Giovanni Arpino e di Vladimiro Caminiti, che sono stati i suoi maestri anche in rapporto al modo di “sentire” lo sport e di raccontarne le magie. Tutto da leggere è l’articolo d’apertura della rivista, dedicato al centenario di un fuoriclasse indimenticabile come Juan Alberto Schiaffino. L’autore è Massimiliano Castellani, vincitore del Premio Coni-Ussi per la sezione “Costume e Inchieste” e anche del Premio Fair Play Gianni B
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Anno edizione:2025
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