Come il vento e la pioggia

Romanzo ricco di colpi di scena. La lettura è fluida e scorrevole. Mi ha travolto con le sue emozioni inaspettate. Mi ha commosso l'epilogo. Consigliatissimo a chi è in cerca di un romanzo da divorare!

Esattamente come il vento: impetuoso, violento. Raffiche impetuose che ti piegano, ti spezzano. Esattamente come la pioggia: fredda, implacabile. Poche gocce, fragorose e persistenti. È una vera e propria burrasca quella che nasce dalla penna di Stefania. Un temporale estivo che muta e si tramuta, agitando le nostre anime. Temporale che diviene tempesta, talmente fitta da ostacolare la visione di ciò che abbiamo davanti. Talmente intensa, da farci pensare che prima o poi quel tenero guscio di noce sul quale ci troviamo possa rovesciarsi, facendoci cadere fra le onde di un mare buio e senza luce. Questo il percorso, questa l’esperienza che Stefania ci fa condividere con un gruppo di ragazzi, le cui vite sono tra loro intrecciate. Eppure c’è qualcosa di diverso nel gruppo del Vicolo dei Salici, nostalgico per certi aspetti. Qualcosa che le nostre generazioni e quelle che verranno, forse, non potranno avere. Sarà stato merito della musica, o ancora delle VHS, delle macchine fotografiche a rullini, delle mappe stradali cartacee e delle vecchie auto con le loro autoradio estraibili, ma al di sopra quella generazione era steso un sottile velo che ha reso tutto ancor più magico. Una magia che si insinua tra le vite dei protagonisti, creando legami, affetti, solidarietà, sostegno, che li osserva arridere alla loro quotidianità, alle loro vite, alle loro scelte, giuste o sbagliate che siano. Una magia, però, fin troppo sottile che deve fare i conti con il destino, con ciò che la vita ti pone davanti come conseguenze delle proprie scelte, piegandoti, facendoti piangere lacrime amare, spezzandoti infine. Proprio da tutte le avversità vissute quel gruppo, coeso prima e disperso poi, ritrova quel qualcosa di diverso, quella magia che li contraddistingue e che li farà andare oltre, con la paura di dover vivere una situazione ancora non delineata e chiara, ma con la speranza che tutto possa dare vita ad un nuovo corso.

Un romanzo che parla di vite apparentemente normali che ma che, grazie all'intreccio che si sviluppa fra esse, diventano uniche e speciali. Sono le vicende del gruppo di ragazzi del Vicolo dei Salici: giovani che si affacciano alla vita adulta, con tutte le problematiche che ne conseguono. Calato in quell'atmosfera quasi nostalgica degli anni '90, (quando se si aveva voglia di inerfacciarsi con qualcuno gli si andava sotto casa, anche alle tre di notte) l'autrice narra le storie di un gruppo di adolescenti unici nella loro quotidianità che affrontano i problemi relazionali, sentimentali e familiari tipici di questa età. È qui che l'autrice gioca bene le sue carte, perché ogni personaggio ha una personalità ben distinta e a sè stante, a volte quasi in contrasto con il resto dl gruppo; si delineano quindi storie parallele diverse sia come percorso che come finale che ne consegue per ciascuno di essi. Eppure questi ragazzi si completano a vicenda, ognuno avrà qualcosa da imparare dall'altro, ascoltandone i consigli o osservandone gli errori, ritrovandosi o perdendosi, senza finali troppo lieti o troppo tristi perché qui si narra della vita reale, che di edulcorato non ha quasi mai nulla. Ho apprezzato questo romanzo per la sua veridicità, per l'attenta costruzione delle personalità di ciascun personaggio e per la resa dell'atmosfera di quegli anni dove ci si ritrovava in un posto specifico a parlare fino a tarda notte, dove ci si divertiva a suonare con il sogno di formare una band e dove ci si sentiva già adulti e indipendenti, mentre invece non se ne sapeva ancora abbastanza. Consigliato a chi vuole rivivere quelle sensazioni.