Il teatro può essere una lettura appassionante e scorrevole quanto un’opera di narrativa? Nel caso di Luca Guerini (con una erre, per l’appunto) la risposta è alquanto categorica – un Sì convinto. Drammaturgo e regista, fondatore e direttore artistico della Realtà Teatrale Skenexodia (più di cento spettacoli al proprio attivo, un numero peraltro in costante crescita), da qualche anno Guerini mette a disposizione, sia al suo pubblico in alcuni dei più bei luoghi artistici in Italia in cui porta i suoi spettacoli, sia ai lettori in cerca di un’accattivante lettura, attraverso alcuni splendidi volumi editi dalla casa editrice marchigiana Le Mezzelane. Trattasi di raccolte contenenti alcune delle sue drammaturgie originali più amate. “Con una erre” raccoglie 5 testi, partendo con un monologo scritto durante il periodo della pandemia e intitolato “Le cose che ti fanno sentire vivo”, che come da premessa è "un giallo al contrario" ma ciò che lo descrive non si racchiude in tale definizione neanche lontanamente, per poi proseguire con “Arriverà l’inverno” – un testo che espone il quadro di un tormentato triangolo amoroso il cui filo narrativo però, sviscerandosi, getta sul lettore/spettatore risvolti inaspettati. Completano il volume i testi, altrettanto avvincenti, “La stanza dei glicini”, “L’ultimo giorno del circo” e “Numero della camera”. Fortemente consigliato.
