Concerti per viola e orchestra

Compositore inglese. La sua produzione, di ispirazione neoclassica e stravinskiana in un primo tempo (Il quartetto, 1922; Façade, per voce recitante e orchestra, 1923, su versi di E. Sitwell), si è volta poi verso le forme più complesse del contrappunto (l'ouverture sinfonica Portsmouth Point, 1925; Concerto per viola, 1929) e la rievocazione neobarocca, di ascendenza händeliana (Belshazzar's Feast per orchestra, coro e baritono, 1929-31). Nelle composizioni successive – Concerto per violoncello (1956), Partita per orchestra (1958), seconda Sinfonia (1960), Variazioni su un tema di Hindemith (1963) per orchestra – W. ha confermato la sua inclinazione ad accogliere le più svariate suggestioni stilistiche, mostrando però sempre una solidità e compiutezza di scrittura che gli hanno fatto meritare...

Compositore inglese. Allievo di G. Holst, lettore di musica all'università di Oxford (1947-68), si affermò nel suo paese essenzialmente per le 11 sinfonie (1935-79), che si inseriscono nella tradizione inglese con salda preparazione contrappuntistica e inventività melodica. Compose inoltre concerti, musica da camera e varia musica vocale sacra e profana.