Credevo nel partito. Memorie di un riformista rivoluzionario
Ci sono uomini che decidono di rischiare tutto: potere, onori, lavoro, amicizie e finanche la vita per restare fedeli alle proprie idee. Altri uomini preferiscono restare fedeli all'apparato e alle gerarchie. I primi, come Giulio Seniga, sono considerati dei traditori. I secondi, come Pietro Secchia, mantengono onori e potere ma perdono l'unica cosa per cui credevano valesse la pena di vivere: la battaglia per le proprie idee. Seniga e Secchia non condividevano la via italiana al socialismo di Togliatti ma solo Seniga ha osato ribellarsi al Partito. La sua vita e la storia del Partito comunista italiano sono cambiate per sempre quando il 25 luglio 1954 ha deciso di sfidare Togliatti e l'apparato. Questo libro raccoglie una serie di testi (alcuni dei quali inediti) in cui Seniga ricostruisce le ragioni della sua "svolta" e delinea le idee guida della sua lunga e sofferta battaglia politica e intellettuale. I saggi di Maria Antonietta Serci e Martino Seniga consentono di inquadrare e attualizzare la figura di Seniga all'interno di una ricostruzione storica originale, resa possibile dalla riorganizzazione del suo archivio.
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Anno edizione:2011
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