Cristo vagabondo
Mirko, attraverso la pittura nelle sue tele trasferisce le sue emozioni, i suoi pennelli a volte come fossero impazziti imprimono sulla tela l'angoscia e il dolore che lo tormentavano. Sentiva dentro di se quelle emozioni forti che, spesso si miscela al dolore per un rifiuto amoroso, di un contrasto o all'incomprensione della persona amata, le angosce che diventano sempre più difficili da gestire. Mirko gioiva, quando scrutava i visi dei critici d'arte in difficoltà nel commentare i suoi dipinti, stupiti, sorpresi e increduli di quello che aveva dipinto, li sfidava spesso con sfrontatezza, certo di riuscire nel suo intento, orgoglioso e spavaldo faceva delle sue raffigurazioni lo scopo della propria vita, definito da un noto critico d'esperienza pittorica internazionale; "Artista dalla forte e costante energia emotiva, un'eruzione pittorica surreale che gli zampillava nelle vene, fresca e incessante, morbida e rabbiosa da rendere i suoi dipinti ineguagliabili."
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Anno edizione:2016
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