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Anno edizione: 2025
Anno edizione: 2019
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Prima di iniziarne la lettura, credo sia necessario informarsi un po’ sulla vita dell’autore, in quale epoca decise di scrivere il romanzo e tutto quello che accadeva in quei precisi anni. Infatti, nel 1925 Bulgakov, viveva una realtà sovietica post rivoluzione, decise quindi, di raccontare qualcosa che andasse oltre gli schemi tradizionali, una vera e propria denuncia alla società ed alla scienza pronta a spingersi sino all’inverosimile. Bulgakov, così come Kafka in “Metamorfosi” e Orwell in “La fattoria degli animali“, creó un romanzo surreale per esprimere con satira e amara verità ciò che accadeva davanti ai suoi occhi. Le parole dell’autore sono un pugno nello stomaco, una scrittura cruenta, a tal punto che mi son sentita male durante la lettura. In modo chirurgico e pulito, racconta di come Pallino, un cane randagio, viene raccolto per la strada da uno scienziato benestante. Dapprima tutto sembra andare per il verso giusto, che l’anima sfortunata sia riuscita a vincere il destino incontrando qualcuno pronto ad aiutarlo, ma ahimè, Pallino si ricrederà su questa sua convinzione. Infatti, il suo salvatore, lo utilizzerà per un esperimento assai rischioso. Deciderà di sacrificarlo per trasformarlo in un uomo. Così Pallino al suo risveglio non sarà più lui. Avrà perso il suo cuore di cane per guadagnarci un cuore di uomo. La differenza sarà abissale, i pensieri ed i comportamenti del cane/uomo muteranno fino a tal punto da diventare odioso e pericoloso. Come si concluderà questo romanzo secondo voi? C’è chi ha apprezzato o meno il finale, personalmente a me è piaciuto, l’ho trovato in linea con lo stile grottesco dell’autore. Ritengo che analizzare ogni riferimento che l’autore ha voluto dare, sarebbe assai difficile e credo di non aver nemmeno colto tutto ciò che c’era da cogliere. Sicuramente da rileggere dopo un po’ di tempo e con maggiore consapevolezza.
Buon libro tascabile, da leggere quando si viaggia per lavoro o studio. Come vi dicevo in edizione tascabile, buona impaginatura. Tratta di una surreale fantascienza, con tratti e spunti che portano alla riflessione. Il geniale scienziato sovietico,fa una scoperta meravigliosa: grazie a uno speciale siero di sua invenzione qualsiasi animale può essere trasformato in un essere umano. Il suo esperimento apparentemente ha un esito positivo, ma l'animale prescelto, un povero cane randagio, conserva, anche sotto la forma umana, tutta la sua natura canina, e questo causerà una serie di gravi problemi al professore, il resto sta a voi scoprirlo. Consiglio la lettura di questo racconto, si farà leggere in poche ore. Buon libro, dal costo basso.
Si tratta di un racconto lungo, o di un romanzo breve, e quindi per leggerlo è necessario davvero poco tempo. Nonostante questo, si tratta di una lettura a prima vista complessa, che si riesce a capire solo tenendo presente il momento in cui l'opera è stata scritta. Nell'Unione Sovietica dell'epoca, infatti, "Cuore di cane" fu considerata una satira molto sferzante dello stato in cui versava un cittadino russo medio: la sua indole era decisamente peggiore di quella di un qualsiasi cane. Nella storia, il lettore lo capisce quando si rende conto che a un cane a cui è stato trapiantato il cuore di un uomo defunto succede l'impensabile. Dopo l'operazione chirurgica, da docile e tranquillo che era, il cane diventa davvero insopportabile e quasi pericoloso, oltre ad avere vizi come il bere e il fumare. Il tutto viene raccontato con una continua nota di amara ironia, che fa da contraltare alle vicende ai limiti dell'assurdo a cui assiste lo studioso che si è occupato dell'operazione. Il finale non potrebbe essere più azzeccato e più rivelatore. Una satira fino alla fine, che non risparmia i propri colpi a nessuno e che rende la storia una vera perla.
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