Uno dei romanzi più celebri e amati dello scrittore vittoriano, un'opera che mescola magistralmente elementi di formazione e satira sociale. La storia di David, dall'infanzia difficile all'età adulta, è ricca di personaggi indimenticabili, che spaziano dal crudele Uriah Heep alla gentile Agnes, passando per la figura enigmatica di Dora, l'amore sognante di David. Dickens costruisce un mondo complesso, con una varietà di caratteri che rappresentano una vasta gamma di tratti umani, da quelli più nobili a quelli più meschini. Dal punto di vista stilistico, Dickens non si fa mai scrupoli di spingersi in descrizioni dettagliate, che a volte possono sembrare prolisse o ridondanti, ma che in realtà creano un universo vivido, quasi tangibile. La sua abilità nel rendere vividi i luoghi e i personaggi è straordinaria, ma non sempre la densità dei dettagli gioca a favore della narrazione, rallentandola in alcuni passaggi. La sua tendenza a enfatizzare gli aspetti drammatici o grotteschi dei suoi personaggi può risultare troppo esagerata, rischiando di compromettere la verosimiglianza. Nonostante ciò, l'equilibrio tra commedia e tragedia è una delle forze maggiori del romanzo. Le vicende di David, con le sue difficoltà, i suoi amori, le sue perdite, sono un riflesso della lotta per l'autodeterminazione e il miglioramento personale. La scrittura di Dickens, in questo senso, è un invito a non arrendersi, a lottare contro le avversità e a credere nel potere del carattere umano. É la massima testimonianza della maestria narrativa di Dickens, capace di alternare momenti di grande sensibilità a impennate di umorismo tagliente e critica sociale. Nonostante alcuni eccessi stilistici, il romanzo resta una delle vette della letteratura vittoriana e un'opera che, attraverso la figura di David, offre una riflessione profonda sulla crescita, sull'amore e sulla ricerca di una propria identità.
