Della tolleranza - Primo Mazzolari - copertina
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Letteratura: Italia
Della tolleranza
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Descrizione


Mentre i carboni della guerra sono ancora incandescenti, don Primo Mazzolari scrive di getto pagine sulla tolleranza. Il libro è concluso nel marzo 1945. È frutto dei mesi di clandestinità, consumatisi dall'agosto 1944 all'aprile dell'anno successivo prima a Gambara, presso l'amico don Giovanni Barchi, e poi nel rifugio della canonica di Bozzolo. Don Primo soffre l'impotenza nella parola e nell'azione: per questo si ubriaca "di solitudine e di inchiostro". Costretto in esilio, si rifugia nella forza del pensiero. Scrive. Prega. Medita e riempie fogli. Gli fanno compagnia i libri, un platano a pochi metri dalla stanza e il cielo. Confessa: "Da qui, alzando gli occhi dal libro e spesso chiudendoli, ho seguito il declinare dell'estate, tutto l'autunno e tutto l'inverno". Scrivere e riflettere sulla tolleranza è gesto di resistenza alla solitudine umana cui Mazzolari non intende rinunciare. Per lui è questione di sopravvivenza personale, di respiro interiore, prima ancora che condivisione di idee con altri. Il libro nasce come esercizio ascetico. Questo semplice fatto induce il lettore ad accostarlo in silenzio, con atteggiamento meditativo: che cosa è tollerabile della propria umana solitudine? Come resistere a ciò che non è sopportabile? Che cosa portare con sé e su di sé delle vicende storiche in cui ci si trova?

Dettagli

1 aprile 2013
144 p., Brossura
9788810108956

Conosci l'autore

Foto di Primo Mazzolari

Primo Mazzolari

(Boschetto di Cremona 1890 - Cremona 1959) ecclesiastico e scrittore italiano. Profondamente legato al mondo contadino padano, dal 1932 fu parroco di Bozzolo. L’esperienza della prima guerra mondiale lo condusse ai valori della non violenza e dell’antifascismo, di cui fu un esempio rigoroso per tutto il ventennio. Il suo spirito pastorale, caratterizzato da un vivo impegno sociale e non esente da critiche verso le gerarchie curiali, ne fecero in qualche modo un anticipatore dello spirito del concilio Vaticano II. Nel 1949 fondò la rivista «Adesso», che rivendicava le istanze socialiste dell’impegno evangelico. È autore di prose autobiografiche (La pieve sull’argine, 1952) e di scritti di impegno cristiano (La più bella avventura, 1934; Il compagno Cristo, 1946; La parola che non passa, 1953;...

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